La banca e i millennials
Nella relazione tra la banca e i millennials si gioca il futuro del sistema creditizio. Lo faceva presagire già qualche anno fa la ricerca di Accenture The Digital Disruption in Banking che metteva al centro dell’analisi proprio i comportamenti e desideri della generazione Y.
Chi oggi pensa che i millennials siano un pessimo investimento in quanto hanno mediamente stipendi attorno ai mille euro/mese non guarda al futuro. Pensa magari che sia più intelligente puntare sugli over 60 perché hanno capitali da investire e immobili da mettere a garanzia dei prestiti.
La realtà invece è che saranno proprio i millennials a cambiare la geografia del capitale nei prossimi anni.
Il tempo infatti gioca a loro favore.
Innanzitutto perché prima o poi i capitali accumulati dalle generazioni precedenti finiranno per transitare nelle loro mani. E poi perché come fa notare il Censis già oggi il 10% delle aziende in Italia è di proprietà di un giovane under 35. Si tratta di imprenditori che avranno bisogno di una banca all’altezza delle loro capacità digitali.
Stando a una recente ricerca di KPMG un Millennial su tre ritiene che in futuro non avrà bisogno di una banca e il 73% accetterebbe servizi finanziari da marchi più affini alla loro generazione: Google, Apple, PayPal o l’onnipresente Amazon che sta già facendo da tempo le prove generali con il servizio “Amazon Lending”.
E visto che i millennials confrontano prezzi e opportunità continuamente, non riuscire a parlare a loro significa lasciare che qualcun’altro lo faccia: le fintech ad esempio, start-up tecnologiche che cominciano a offrire servizi finanziari, in modo semplice e soprattutto con modalità d’interazione innovative e a forte valenza digitale.
E tra banche che saltano e banche che vengono salvate ce ne sono altre che non solo hanno fiutato il vento ma provano anche a suscitarlo per mettere ancora ulteriore spazio tra sé e i propri competitors. Si tratta di ING forse non a caso premiata come sia lo scorso anno , sia quest’anno nell’ambito dei “World’s Best Global Banks 2017 Awards”.
Una banca quella olandese che chiama a raccolta i Millennials e la Generazione Z a proporre idee e startup proprio in tema di tecnofinanza.
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