I millennials e i suoi stereotipi
Dei Millennials si parla tanto, perlopiù a suon di stereotipi. Come abbiamo detto in questo video, di loro si dice tutto e il contrario di tutto. Questa estate ad esempio, un articolo su Usa Today elencava 7 stereotipi a proposito dei Millennials non necessariamente veri. Si leggeva di una generazione tutta concentrata su se stessa e con un “io” ipertrofico. Ma davvero il narcisismo è una caratteristica dei millennials? Non sarà invece una prerogativa legata semplicemente a un’età che impone fame e follia per dirla alla Steve Jobs?
Altro stereotipo vuole i Millennials come una generazione ossessionata dalla tecnologia, oppure caratterizzata da una sostanziale slealtà soprattutto sul lavoro (come ce ne fosse in abbondanza!): gente pronta a saltare da un impiego all’altro, con uno schiocco di dita. Fioccano i cartellini sui Millennials, appiccicati addosso a una generazione, con un metodo che ricorda la teoria dell’etichettamento applicata alla devianza. Con buona pace di quella che una volta si chiamava “analisi del contesto”.
Siamo tutti immersi in una transizione digitale epocale e la paura di essere tagliati fuori (Fear of missing out) attraversa tutte le età. Infatti, la distrazione da smartphone mentre si guida è intergenerazionale, come gli incidenti stradali che provoca; per non dire del contesto lavorativo, profondamente mutato negli ultimi tre lustri e gravato da una crisi planetaria il cui prezzo è stato pagato in buona parte proprio dalla Generazione Y.
Forse sarebbe il caso di rottamare il concetto di generazione, ormai inservibile, se vogliamo cercare un’omogeneità sociologica o politica o culturale. Ecco che, in un contesto sempre più liquido, le generazioni, da qualche tempo sono definite alfabeticamente: Generazione X, Generazione Y o Millennials, Generazione Z o Centennials fino ai Nativi digitali, espressione forse partorita per mancanza di ulteriori lettere dell’alfabeto.
E con l’alfabeto esaurito, come per la musica e per la cucina, si ricorre alla “fusion”. E nascono nuove espressioni. Come Post millennials o Xennials, una crasi tra Generazione X e Millennials che si fa strada a colpi di post nostalgici sul modem a 56k e i poster dei Nirvana.
Espressioni che i media e i social, ruminano senza sosta per approdare nei dizionari. É il caso di Snowflake generation, generazione fiocchi di neve appioppata ai Millennials un paio d’anni fa e approdata nel Dizionario Collins piazzandosi tra le dieci parole del 2016.
Insomma un tema notiziabile che ha scomodato anche Simon Sinek un famoso esperto di marketing anglo americano e autore di libri a carattere “motivazionale”. Qui sotto il suo video stravisto in rete e in Italia rilanciato sulla pagina Facebook del blog Efficacemente, dedicato alla crescita personale.
Controverso e pertanto meritevole di essere visto. Se avete 18 minuti di tempo e di attenzione!